VOLUNTARY BIS: TEMPI SUPPLEMENTARI PER METTERSI IN REGOLA

La Voluntary Bis – evocata, invocata, annunciata – rappresenterà uno dei pilastri della prossima legge di Bilancio. La valutazione tecnica preventiva lascia intravedere un gettito nell’ordine di 1,5 – 2 miliardi, preziosissimo per disinnescare le clausole di salvaguardia.

D’altra parte, il 30 luglio scorso il Sole 24 Ore, a poche ore dall’entrata in vigore dell’accordo di trasparenza fiscale – vera – con la Svizzera, che in qualche modo ha fissato un riferimento anche per una valutazione più concreta di quanto emerso con la Voluntary Disclosure dello scorso anno, titolava: “Paradisi fiscali «accerchiati»”.

Ormai, tutti i paesi maggiormente rilevanti hanno chiuso uno o più trattati di collaborazione con l’Italia, Dubai incluso. Uno dei passaggi più interessanti di questo scenario, da non sottovalutare, è quello per il quale, ai fini della prossima Voluntary Disclosure, i contribuenti che hanno capitali in questi paesi potranno beneficiare delle riduzioni previste per gli stati nella “White List”.

Rilevanti rimangono i rischi per chi non ha ancora regolarizzato la propria situazione. Il primo, sempre più reale, è quello di essere scoperti proprio grazie agli scambi d’informazioni. La politica della trasparenza, ragionevolmente, coinvolgerà sempre più paesi, anche quelli più esotici e che all’apparenza sembrano in grado di resistere. Specialmente con riferimento a questi, il secondo rischio è quello legato alla loro situazione politica strutturalmente instabile, con la labilità del fortissimo beneficio fiscale poggiata sull’alto rischio di rovesci e sommovimenti politici o militari.

Pur non trovandosi necessariamente in questa situazione, gli Emirati Arabi, per fare un esempio, sono ormai un paradiso fiscale in scadenza. Infatti, hanno sottoscritto più di un accordo e dal 2018 consentiranno gli scambi informativi del “Common Reporting Standard”, già per i dati relativi al 2017.

Nel monitorare da vicino l’evoluzione dei provvedimenti attesi, i professionisti del team STS possono fin d’ora accompagnarvi nella valutazione della vostra posizione.