VOLUNTARY DISCLOSURE: RIAPERTURA O MENO, ORA OCCHIO AI DICHIARATIVI

Pur se l’incasso è stato superiore alle “prudenziali” stime della prima ora, la campagna di emersione dei capitali trasferiti dai contribuenti all’estero senza dichiararli alle autorità fiscali – la “Voluntary Disclosure” per intenderci – non può, ragionevolmente, aver fatto emergere completamente l’ingente massa finanziaria oggetto del provvedimento. Il rapporto tra circolante e contante che emerge dalle recenti valutazioni, giustifica l’opinione per la quale una parte rilevante sarebbe sfuggita alla procedura del 2015.

Il Ministero dell’Economia ha recentemente varato il Gruppo di studio coordinato dal viceministro Luigi Casero, incaricato di valutare quanto ancora si nasconda all’estero, in particolare in alcuni ex paradisi fiscali. Oltre a questo, un altro argomento delicato è quello relativo alla regolarizzazione delle cifre detenute in Italia, nelle “cassette di sicurezza” ma non solo, e non dichiarate.

Anche con riferimento alla necessità di disinnescare alcune clausole di salvaguardia nel prossimo futuro, alcuni commentatori da tempo stanno paventando l’apertura di una nuova finestra per il rientro dei capitali dall’estero, anche in via permanente. Nell’evenienza si tratterà di creare un ponte tra i due provvedimenti per dare una conseguenza logica, ad esempio, ai trattamenti sanzionatori e alla determinazione degli interessi.

Di fatto, la necessità più contingente è quella di accompagnare l’adesione alla “Voluntary” con un’accurata formalizzazione dei dichiarativi e di Unico 2016 in particolare.

Il team dello studio STS, potendo contare sull’esperienza delle numerose procedure istruite e portate a buon fine entro il termine del 30 dicembre scorso, anche con la relativa parte dichiarativa, ha messo a punto una metodologia di dichiarazione e calcolo che sviluppa: il monitoraggio fiscale di IVAFE e IVIE per il quadro RW, le plusvalenze e minusvalenze da considerare per il quadro RT, la finalizzazione dei quadri RM e RL.

Un sussidio supportato da qualificata attività professionale, a disposizione sia dei clienti diretti, che degli intermediari finanziari, anche esteri, che possono così rendere disponibile alla propria clientela un servizio efficace e qualificante.