VOLUNTARY DISCLOSURE: CONTROLLI ESTESI ANCHE A CHI NON HA ADERITO

L’Agenzia delle Entrate sta svolgendo delle verifiche mirate che traggono origine da informazioni acquisite dalle relazioni presentate dai professionisti dei contribuenti che si sono avvalsi della Voluntary Disclosure.

In particolare, nelle relazioni i professionisti hanno dovuto indicare le modalità attraverso le quali le violazioni sanate con la VD erano state al tempo commesse, ed in taluni casi tali informazioni possono riguardare contribuenti diversi dal soggetto che ha aderito alla sanatoria.

L’esempio tipico è rappresentato dalla costituzione di capitali illeciti all’estero mediante sovrafatturazioni o false fatture.

L’Agenzia, individuate le strutture estere che hanno emesso fatture per operazioni in tutto o in parte oggettivamente inesistenti, può identificare operatori italiani che hanno avuto rapporti con questi soggetti e che non hanno aderito alla sanatoria.

I verificatori potrebbero inoltre tenere in evidenza le strutture estere individuate e svolgere ulteriori verifiche nel caso in cui, nel corso di verifiche autonome nei confronti di contribuenti italiani, dovessero emergere rapporti con tali soggetti.

In entrambi i casi potrebbero derivare conseguenze sia sotto il profilo penale che fiscale, che andrebbe prontamente individuate, monitorate e, se necessario, risolte.

Sulla scorta della consistente esperienza maturata nell’ambito specifico, sia i professionisti del team STS che il network di riferimento, sono a disposizione per qualsiasi approfondimento e valutazione.