RISCHIO ACCERTAMENTO PER LE CASSETTE DI SICUREZZA

Il successo della voluntary disclosure bis dipenderà in gran parte dal volume degli aderenti alla sanatoria sul contante. Passare da questa considerazione a inquadrare lo strumento di deposito dove il contante è normalmente custodito, la cassetta di sicurezza, il passo è d’obbligo. Soprattutto per mettere a fuoco un rischio concreto.

Le cassette di sicurezza in Italia sono poco più di un milione e di queste viene gestito un censimento all’interno dei flussi che periodicamente l’Agenzia delle entrate riceve dalle banche, per l’adempimento degli obblighi sull’archivio rapporti, la sezione più sensibile dell’anagrafe tributaria. All’amministrazione finanziaria vanno anche comunicati gli accessi per ciascuna cassetta, che sono stati compiuti durante l’anno. Rilevazioni che potrebbero essere considerate delle spie d’innesco di eventuali indagini della Guardia di Finanza.

Le cassette diventeranno, ragionevolmente, l’obiettivo primario del fisco per i controlli concomitanti e/o successivi alla seconda finestra di collaborazione volontaria.

Anche per le banche la situazione potrebbe diventare esplosiva. A seguito delle verifiche e obiezioni dell’amministrazione finanziaria, potrebbero vedersi contestare un concorso in autoriciclaggio per non essersi preoccupate di vigilare sugli indici di anomalia inerenti la gestione delle cassette di sicurezza.

Dal lato pratico, il testo del Dl fiscale prevede due situazioni rilevanti.

La presunzione di imponibilità integrale, in base alla quale si ritiene, salvo prova contraria, che contanti e valori al portatore derivino da redditi conseguiti, in quote costanti, da condotte di evasione fiscale commesse – e quindi da tassare – nel 2015 e nei quattro periodi d’imposta precedenti.

La prescrizione, per il dichiarante, di provvedere all’apertura e all’inventario delle cassette di sicurezza in cui, eventualmente, sono custoditi i valori oggetto di collaborazione, in presenza di un notaio tenuto ad accertarne il contenuto redigendo apposito verbale.

Proprio questa modalità operativa con la presenza del notaio, smarca un punto procedurale fondamentale per le verifiche fisiche dei contenuti, condotte da Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.

Per la delicata questione, sia i professionisti del team STS che il network di riferimento, sono a disposizione per qualsiasi riscontro, approfondimento e valutazione.